martedì 17 maggio 2011

Fatta!


consultazione popolare
che bel referendum!
(nucleare in Sardegna)

domenica 26 settembre 2010

tra il dire e il fare

Nel 1974 Teresa Cremisi pubblicò con Bompiani Strangolata con un portacenere, una selezione di titoli presi da quotidiani italiani - tutti più o meno assurdi - ai quali aveva assegnato delle esilaranti didascalie giocando sull'ambiguità del titolo, sulla possibile doppia interpretazione, sulla eccessiva stringatezza ecc.

A dare il titolo alla raccolta era proprio un titolo - vero - del quotidiano La Nuova Sardegna, e "La Nuova" era ben rappresentata anche all'interno del volumetto.

Che oggi "La Nuova" non sia più a quei livelli lo dimostra questo titolo nel numero di oggi, che sarebbe stato degno della raccolta della Cremisi se al posto del verbo imparare si fosse usato il verbo insegnare, consentendo la doppia lettura e il gioco dello scambio di significati. Possibile didascalia: "Soluzioni innovative per le classi troppo numerose".

Così com'è invece il titolo ha un unico significato erroneo, indicando una scuola nella quale qualcuno impara a (cioè acquisisce le competenze per) sparare agli alunni, e che decisamente non corrispondente al fatto di cronaca che si vuole raccontare, e cioè l'iniziativa che coinvolge i ministri La Russa e Gelmini: un progetto di addestramento per le scuole della regione Lombardia che comprende anche insegnamenti relativi all'utilizzo delle armi.

Animatti

alla scuola estiva del 2010

venerdì 25 settembre 2009

saudade

portoghese

ciclismo

bicicletta

lunedì 10 settembre 2007

Bartali

Farà piacere un bel mazzo di rose
e anche il rumore che fa il cellophane
ma un birra fa gola di più
in questo giorno appiccicoso di caucciù.

Sono seduto in cima a un paracarro
e sto pensando agli affari miei
tra una moto e l'altra c'è un silenzio
che descriverti non saprei.

Oh, quanta strada nei miei sandali
quanta ne avrà fatta Bartali
quel naso triste come una salita
quegli occhi allegri da italiano in gita
e i francesi ci rispettano
che le balle ancora gli girano
e tu mi fai - dobbiamo andare al cine -
- e vai al cine, vacci tu. -

è tutto un complesso di cose
che fa si che io mi fermi qui
le donne a volte si sono scontrose
o forse han voglia di far la pipì.
E tramonta questo giorno in arancione
e si gonfia di ricordi che non sai
mi piace restar qui sullo stradone
impolverato, se tu vuoi andare, vai...
e vai che il sto qui e aspetto Bartali
scalpitando sui miei sandali
da quella curva spunterà
quel naso triste da italiano allegro
tra i francesi che si incazzano
e i giornali che svolazzano
C'è un po' di vento, abbaia la campagna
e c'è una luna in fondo al blu...

Tra i francesi che si incazzano
e i giornali che svolazzano
e tu mi fai - dobbiamo andare al cine -
- e vai al cine, vacci tu! -
(Paolo Conte)
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A volte mi prende come una nostalgia di cose che non ho vissuto. Una nostalgia per sentito dire, per visto in fotografia e, come per questa immagine e per queste parole, è come se mi mancasse il non essere stato li a vederlo passare, o anche solo a sentirne parlare...